Break even point
Cos’è il Break Even Point?
Il Break Even Point (BEP) è il punto in cui i ricavi totali di un’impresa eguagliano i costi totali. In altre parole, è il momento in cui l’azienda non guadagna ma nemmeno perde: ha coperto tutti i costi sostenuti per produrre e vendere i propri beni o servizi, ma non ha ancora generato profitto.
È un concetto chiave perché aiuta a rispondere a domande molto pratiche, del tipo:
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Quante unità devo vendere per coprire tutti i miei costi?
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A quale livello di fatturato inizio a guadagnare?
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Quanto posso abbassare i prezzi senza andare in perdita?
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Posso permettermi di sostenere un investimento o assumere nuovo personale?
Conoscere il proprio punto di pareggio è vitale per la sostenibilità economica dell’azienda, specialmente nelle fasi iniziali o nei momenti di crisi.
Com’è composto il BEP? Quali variabili lo determinano?
Per calcolare il Break Even Point dobbiamo distinguere tra costi fissi, costi variabili e ricavi.
I costi fissi sono quelli che non cambiano al variare della quantità prodotta o venduta. Anche se produci zero, devi comunque sostenerli. Sono, ad esempio, l’affitto, gli stipendi amministrativi, le utenze fisse, l’assicurazione, le spese di manutenzione, i canoni di leasing o di software.
I costi variabili, invece, cambiano in base alla quantità prodotta. Più produci o vendi, più questi aumentano. Parliamo ad esempio delle materie prime, del packaging, delle commissioni di vendita, del trasporto legato ai singoli ordini, ecc.
I ricavi sono semplicemente ciò che l’azienda incassa dalla vendita dei suoi prodotti o servizi. Se vendi un prodotto a 10 euro, ogni unità venduta genera 10 euro di ricavo.
Come si calcola il Break Even Point?
La formula base per calcolare il punto di pareggio in unità vendute è questa:
BEP (in unità)=COSTI TOTALI/ (PREZZO DI VENDITA UNITARIO-COSTO VARIABILE UNITARIO)
La parte sotto la linea di frazione, cioè (Prezzo di vendita - Costo variabile), viene chiamata Margine di contribuzione unitario. Rappresenta quanto ogni unità venduta contribuisce alla copertura dei costi fissi.
Una volta che i costi fissi sono stati coperti grazie a questo margine, ogni unità venduta successiva inizierà a generare profitto.
Ecco un esempio pratico:
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Prezzo di vendita per unità = 50€
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Costo variabile per unità = 30€
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Costi fissi totali mensili = 10.000€
Margine di contribuzione unitario = 50€ - 30€ = 20€
BEP= 10.000/20=500
Quindi l’azienda dovrà vendere 500 unità al mese solo per pareggiare i conti, senza ancora realizzare profitto. Dalla 501ª unità in poi, inizierà a guadagnare.
Formule per calcolare il Break Even Point:
Formula del Break Even Point (in unità):
Break Even Point = Costi fissi totali / (Prezzo di vendita unitario - Costo variabile unitario)
Margine di contribuzione unitario:
Margine di contribuzione = Prezzo di vendita unitario - Costo variabile unitario
Margine di contribuzione percentuale:
Margine di contribuzione percentuale = (Prezzo di vendita unitario - Costo variabile unitario) / Prezzo di vendita unitario
Formula del Break Even Point (in euro):
Break Even Point in euro = Costi fissi totali / Margine di contribuzione percentuale
Perché il Break Even è così importante nella pratica?
Il BEP serve per prendere decisioni strategiche. Ti aiuta a capire se un’idea imprenditoriale è sostenibile, a impostare correttamente il prezzo di vendita, a valutare l’impatto di un investimento o di un cambiamento nei costi.
Ad esempio, se un’azienda pensa di fare pubblicità per aumentare le vendite, ma quella campagna fa salire i costi fissi, il BEP si sposterà in avanti. Vuol dire che servirà vendere di più per arrivare al pareggio.
Oppure, se riesci a ridurre il costo delle materie prime, il margine di contribuzione per unità aumenta e quindi il BEP si abbassa: raggiungi il profitto più facilmente.
Limiti del Break Even Point
Pur essendo molto utile, il BEP ha dei limiti che vanno tenuti presenti:
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Si basa su ipotesi semplificate (prezzi stabili, costi costanti, produzione uguale alle vendite), che nella realtà spesso non si verificano.
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Non considera la stagionalità, l’elasticità della domanda, o l’effetto di sconti e promozioni.
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È una fotografia statica, mentre la realtà aziendale è dinamica.
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Vale soprattutto nel breve periodo.
Per questo motivo, il BEP è spesso integrato con altri strumenti come il budget, l’analisi di sensitività, o i piani economico-finanziari più complessi.
Conclusione
Il Break Even Point è uno strumento semplice ma potentissimo, che permette a chi gestisce un’azienda di capire il proprio punto di equilibrio economico. Non è solo un dato numerico: è una guida per prendere decisioni consapevoli, per impostare strategie realistiche e per mantenere il controllo della situazione economica.
In sintesi, sapere dove si trova il proprio punto di pareggio significa sapere dove si è, quanto manca per guadagnare, e quanto si può rischiare senza compromettere la sopravvivenza dell’impresa.