Il cash flow

Pubblicato il 19 settembre 2025 alle ore 21:58

Definizione di Cash Flow:

Il cash flow (in italiano flusso di cassa) è l’ammontare netto di entrate e uscite di denaro liquido che un’azienda genera in un determinato periodo di tempo (mese, trimestre, anno).

In parole semplici: indica quanto denaro effettivo entra e quanto esce dall’impresa, evidenziando la capacità di un’azienda di generare liquidità per sostenere le proprie attività. Non va confuso con l’utile: un’azienda può avere un utile positivo ma cash flow negativo se, ad esempio, i ricavi sono “sulla carta” (crediti non ancora incassati) e i costi devono essere pagati subito.

Perché è importante il cash flow:

1. Liquidità immediata: misura la capacità di pagare fornitori, dipendenti, tasse e debiti.

2. Salute finanziaria: un cash flow positivo e costante indica che l’impresa ha equilibrio tra entrate e uscite.

3. Decisioni strategiche: serve per capire se investire, ridurre costi, richiedere finanziamenti o distribuire dividendi.

4. Valutazione aziendale: investitori e banche guardano il cash flow per valutare la sostenibilità e il valore di un’azienda.

Tipi di cash flow:

Il rendiconto finanziario (documento ufficiale che analizza i flussi di cassa) distingue tre categorie di cash flow:

1. Cash flow operativo (Operating Cash Flow)

Generato dall’attività principale dell’azienda (vendita prodotti, servizi). Indica se l’impresa è in grado di autosostenersi con la propria attività.

2. Cash flow da investimento (Investing Cash Flow)

Riguarda acquisti/vendite di beni durevoli o investimenti (macchinari, immobili, partecipazioni). Di solito negativo, perché indica spese per crescita futura.

3. Cash flow da finanziamento (Financing Cash Flow)

Riguarda i rapporti con azionisti e finanziatori (prestiti ricevuti/rimborsati, emissione di azioni, pagamento dividendi).

 

Come si calcola il cash flow

Ci sono due metodi principali:

1. Metodo diretto

Entrate effettive – Uscite effettive = Cash Flow

(più usato per piccole imprese o in analisi semplici).

Esempio:

Incassi da clienti: 100.000 €

Pagamenti a fornitori: 40.000 €

Stipendi e altre spese: 30.000 €

→ Cash flow = 100.000 – (40.000 + 30.000) = 30.000 €

 

2. Metodo indiretto

Utile netto + Costi non monetari (es. ammortamenti) ± variazioni di capitale circolante = Cash Flow operativo.

Questo è il metodo usato nei bilanci ufficiali.

Cash Flow vs Utile

Utile (profitto): risultato economico di un periodo (ricavi – costi), può includere valori non monetari (ammortamenti, accantonamenti, crediti non incassati).

Cash Flow: misura solo i flussi reali di denaro, quindi è più indicativo della sostenibilità finanziaria immediata.

Esempio:

Un’azienda vende a credito 50.000 € di prodotti.

Utile → +50.000 €

Cash flow → 0 € (finché non incassa).

Conclusione

Il cash flow è uno degli indicatori più importanti per valutare la solidità e la stabilità di un’impresa:

Se è positivo, l’azienda genera liquidità.

Se è negativo, consuma più denaro di quanto produce e potrebbe avere problemi a pagare i propri impegni.

Per questo viene usato da imprenditori, banche e investitori come uno strumento fondamentale per prendere decisioni.