Cloud Computing e Modelli di Costo
Cos’è il cloud, quali modelli di servizio esistono e come si strutturano le diverse formule di pagamento.
Il Cloud Computing permette di usare risorse IT (server, storage, database, software) tramite Internet, evitando l'acquisto e la gestione fisica di infrastrutture. Il cloud offre flessibilità, scalabilità e diverse opzioni di pagamento che lo rendono adatto a molte esigenze aziendali.
1. Modelli di servizio
I principali modelli “a strati” sono tre:
- IaaS (Infrastructure as a Service): fornitura di risorse di base (macchine virtuali, storage, rete). L’utente gestisce sistemi operativi, middleware e applicazioni.
- PaaS (Platform as a Service): ambiente di sviluppo e distribuzione (database, runtime, strumenti). L’utente si concentra sullo sviluppo delle applicazioni senza gestire l’infrastruttura sottostante.
- SaaS (Software as a Service): applicazioni pronte all’uso accessibili via browser (es. Office 365, Google Workspace). Il provider gestisce tutto.
2. Modelli di deployment
Scelta dell’ambiente cloud in base a requisiti di sicurezza, controllo e costi:
- Cloud pubblico: risorse condivise tra più clienti (multi-tenant) offerte da provider come AWS, Azure, Google Cloud.
- Cloud privato: infrastruttura dedicata a un’unica organizzazione (on-premises o gestita da terzi).
- Cloud ibrido: combinazione di pubblico e privato per bilanciare flessibilità e controllo.
- Multi-cloud: uso di più provider per ridurre il rischio di lock-in e ottimizzare costi/prestazioni.
3. Modelli di costo
Il cloud offre varie formule di prezzo; la scelta impatta direttamente sul bilancio IT. Ecco i modelli principali:
Pay-as-you-go (a consumo)
Paghi in base all’uso reale: ore di calcolo, GB di storage, traffico di rete. È molto flessibile e ideale per carichi variabili o progetti sperimentali.
Subscription / Abbonamento
Tariffa fissa periodica (mensile/annuale). Tipica dei servizi SaaS e utile per prevedere costi ricorrenti.
Reserved / Prepaid
Prenoti risorse per un periodo (es. 1 o 3 anni) a prezzo scontato rispetto al pay-as-you-go. Conveniente per carichi stabili e budget prevedibile.
Spot / Auction-based
Risorse non garantite offerte a prezzi molto bassi (vantaggio: costo ridottissimo; svantaggio: interruzioni possibili). Ottimo per batch processing, analisi e workload tolleranti alle interruzioni.
Modello ibrido
Combinazione di più modelli: ad esempio risorse riservate per la base stabile e pay-as-you-go per i picchi stagionali.
Costi aggiuntivi tipici
- Trasferimento dati (data egress): può generare spese significative se si spostano grossi volumi tra cloud o tra cloud e on-premises.
- Servizi gestiti avanzati (DB gestiti, security, backup) che aggiungono costi ricorrenti.
- Supporto e SLA premium: livelli di assistenza a pagamento.
4. Come calcolare e controllare i costi
Buone pratiche per gestire la spesa cloud:
- Monitorare l’utilizzo con strumenti di billing e dashboard fornite dal provider;
- Impostare alert per soglie di costo e politiche di autoscaling per evitare sprechi;
- Usare istanze riservate per componenti stabili e spot per carichi elastici;
- Ottimizzare storage (tiering, lifecycle policies) e ridurre trasferimenti dati non necessari;
- Eseguire regolarmente un cloud cost assessment e rightsizing delle risorse.
5. Vantaggi economici e strategici
- Riduzione dei costi iniziali (meno CapEx);
- Velocità di deployment di nuovi servizi e sperimentazione;
- Scalabilità per sostenere crescita e picchi di domanda;
- Accesso a servizi avanzati (ML, analytics, serverless) senza grandi investimenti;
- Migliore resilienza e disaster recovery gestiti dal provider.
6. Rischi e criticità
- Lock-in: difficoltà a spostare carichi tra provider diversi;
- Costi imprevedibili se non monitorati correttamente;
- Questioni di sicurezza, conformità e localizzazione dei dati;
- Necessità di competenze per gestire architetture cloud e ottimizzare i costi.
Il cloud offre opportunità strategiche (flessibilità, scalabilità, accesso a tecnologie avanzate) ma richiede una governance dei costi e delle architetture. Scegliere il giusto mix di modelli di costo è essenziale per ottenere benefici economici sostenibili.
7. Mini-checklist per decidere
- Il carico è stabile o variabile? (stabile → reserved, variabile → pay-as-you-go/spot)
- Hai requisiti di latenza o localizzazione dei dati?
- Quanto prevedibile è il budget IT?
- Hai competenze interne per ottimizzare e monitorare i costi?